La nostra ricerca scientifica

Il nostro gruppo si propone di approfondire le conoscenze sui neuroni specchio e di ricercare applicazioni pratiche delle scoperte su questi peculiari neuroni in ambito medico e psicologico.
Il primo passo è stato quello di provare che il modello teorico di funzionamento della metodica della Self Mirroring Therapy, che si basa sulla teoria dell'embodied simulation, aveva solide basi verificabili. In questa linea si pone l'articolo recentemente pubblicato da Frontiers in Psychology, sull'effetto della visione del proprio volto emozionato sulla nostra muscolatura faciale, comparandolo con la visione di altri volti che mostrano la stessa emozione. Lo studio è stato effettuato su un campione di studenti di Psicologia dell'Università di Milano Bicocca ed ha dimostrato che vi è effettivamente una diversa attivazione dei muscoli faciali corrispondenti all'emozione rappresentata sullo schermo quando i soggetti vedevano il loro volto rispetto a quando vedevano il volto di un'altra persona. Questi risultati confermano, anche se non ve n'era certo bisogno, che l'embodied simulation effettivamente esiste e che si può quindi sfruttare a livello psicoterapeutico per mostrare al paziente le emozioni dipinte sul suo volto ed aiutarlo così a riconoscerle.